lunedì 30 gennaio 2012

IceClub - Ueschinental

Dopo le quattro ore di sonno di ritorno da Cogne, sabato mattina presto riparto direzione Kandersteg per incontrare Jonas, mio camerata durante la Scuola Reclute ad Andermatt. L'obiettivo del weekend per me è provare finalmente la misteriosa disciplina del Dry Tooling... non poteva andarmi meglio: sono con un campione giovanile svizzero di Dry e con il suo amico veterano dell'arrampicata mista, in uno spot di prima classe! L'IceClub è un posto duro, si soffre qui... a riguardo andate a leggere le "regole" in foto uno...! Partiamo sotto una nevicata e tra le nebbie arriviamo alla famosa palestra... subito notiamo niente meno che... Ueli Steck (e la sua donna) che fanno su e giù per tiri aggettanti... bene, ho l'ennesima conferma che il posto è bello e duro! Mentre ci prepariamo, osservo la gente che scala e inizio a farmi l'idea che questo è uno sport a sè... non c'entra niente con il misto "alpinistico" a cui sono abituato io. Bene si parte, via di riscaldo un bel D6, avanzo goffo da secondo, sono insicuro e l'inclinazione della parete mi riempie subito le braccia... alè! Il sabato lo passo a prendere confidenza con il tipo di arrampicata, imparo un po' a fidarmi degli attrezzi, capire quando tengono e quando no, provo mosse tipo il Janiro (!), sviluppo la sensibilità con le picche... insomma a sera sono distrutto e con il buio, in mezzo alla neve che non smette di scendere, sciamo in una polvere ottima fino al paese! Pizza, birra, letto. Domenica mattina con calma ripelliamo fino alla falesia, oggi il freddo è pungente e riscaldarsi non è facile, dopo pochi movimenti le mani sono perse... questo è l'IceClub, una sorta di FightClub e noi siamo qui per combattere! Oggi mi muovo meglio e sono più riposato comunque giro sui tiri più facili, tra il D6 e l'M8, provo un M9+ e mi rendo conto che oltre ad avambracci di ferro e alla tensione del corpo serve una tecnica enorme... come in arrampicata, senza tecnica puoi trazionare su un dito e non muoverti su una placchettina! Anche oggi mi riempio per bene poi passo il resto del tempo a far foto e poi giù sempre in bella polvere fino alla macchina e via veloce che per cena devo essere a Milano!
Questi due giorni sono stati belli e intensi, ringrazio gli amici che mi hanno "iniziato" e prometto loro che mi allenerò di bestia in modo da esser pronto per il prossimo combattimento!!!


Ho già sforato le prime due regole... cazzo!

























sabato 28 gennaio 2012

Gusto di Scozia

Oggi siamo di nuovo a Cogne, in settimana e... non siamo soli! Non c'è problema perché con Fabio ci scaldiamo salendo in simul solo la prima sezione di Flash Estivo poi con due rapide doppie siamo alla base ed ecco che... è il nostro turno! Semplice no?! Attacco il primo tiro e gasato dai bei movimenti arrivo in sosta senza accorgermene... bellissimo. Poi parto per il secondo che nei primi metri oppone uno strapiombino violento e poi un diedro tecnico e divertente. Ecco ora Fabio su traverso delicato e fessura e poi nel diedrone finale su incastri d'erba di ogni tipo! Che via, qualcosa di diverso dal solito, divertente, bello e di soddisfazione! Complimenti agli apritori per l'intuito. Consigliata per chi ha voglia di provare... e fidatevi che le zolle d'erba tengono! 
Con il grande Fabio alla prima uscita insieme.












domenica 22 gennaio 2012

Grassi - Tessera al Monte Ferra

Oggi si parte molto presto, siamo io, Luigi e Agostino diretti in Valle Varaita alla goulotte Grassi - Tessera. Le aspettative sono alte... sperem anche perché il viaggio è una mazzata! Ancora mezzo addormentato ormai in quel di Alessandria, mi accorgo di aver dimenticato l'imbrago! Poco male, passo il resto del viaggio ad ingegnarmi con fettucce e moschettoni... et voilà, mi sono creato un bell'imbrago super leggero! Ora che tutto è a posto, possiamo risalire gli interminabili prati fino al Colle di Bondormir, un forte vento ci accompagna quindi veloci risaliamo il conoide e attacchiamo. Primo tiro delicato, ghiaccio staccato e non bellissimo poi migliora ma mai abbondante. In sosta mi arriva un sasso in testa grosso come un pugno che mi abbatte e mi lascia penzoloni appeso... casco santo! Siamo in tre, ci alterniamo, Ago poi Luigi con sosta da manuale e poi ancora io nel finale su bei passaggini di misto. Doppiamo la costola, ci sleghiamo e corriamo in vetta, al sole! La situazione è magnifica, forte luce pomeridiana, montagne selvagge a perdita d'occhio e la felicità di aver salito un gran via!
Il Monviso si staglia imponente di fronte a noi, è la prima volta che non lo ammiro come una lontana piramide all'orizzonte, è la prima volta che ci sono così vicino e le sue line perfette fanno sognare nuove vie.
Scendiamo sul filo di cresta a cavallo di ombra e sole e poi giù diritti nel canalone infine con imponente traverso siamo di nuovo al Bondormir, il vento torna e la luce sta per andarsene. Con l'ultimo rosso e poi nel nero totale corriamo per ripidi prati finché un grosso e deciso cane da pastore ci blocca la strada... difende il suo gregge e il nostro sentiero passa proprio lì... Con voce grossa e una picca in mano per sicurezza (!) ci imponiamo e riusciamo ad arrivare alla macchina.