mercoledì 26 dicembre 2012

Mello Storie

La mattina parto da Milano in direzione della Val di Mello, sembra esserci nuovo ghiaccio da salire... ottimo!
Tutto incomincia nel porto di mare del Rampik dove arriva anche Pietro e poco dopo ci raggiungono il Tambo e il Berna, da qui il cammino non è lungo, la nostra cascata si trova proprio di fronte al parcheggio della Valle.
La struttura è lo Scoglio del Demente dove scopriremo una via di roccia del Gigante, misteriosa e di sicuro ingaggio, Bau Bau Baby.
Partenza in placca, goulotte precaria poi un bel muro verticale con sorpresa mellica alla fine e poi siamo sotto al boulder di misto (fisico) che prosegue per una divertente fessura fin sotto all'ultimo salto (ancora da salire).


In giallo: Bau Bau Baby
In blu: la nuova cascata ancora da finire












La sera torno a Milano per festeggiare il compleanno di mia madre.
La mattina ritorno su, oggi a esplorare le varie "Cascate della Cucina" dove troviamo una bella colata e un'ostica fessura di misto!




Per fortuna questa sera riesco a rimanere e mi godo l'ospitalità del Rampik... mi sveglio quindi già in Valle, che bello! Decidiamo che è il giorno di andare a visitare Hollywood!
La tensione nell'aria viene rotta dall'Andrea che ci dona calma e sicurezza. Ghiaccio facile poi zolle d'erba incrostate più ripide portano alla facile ma bellissima rampa che dà accesso al... vuoto! Pietro inizia a prendere confidenza con la fessura poi decidiamo di scendere e tornare il giorno dopo, ci serve altro materiale e io devo essere alle sette a Milano per consegnare le pizze!


Hollywood (da finire)





 



La mattina ancora una volta viaggio verso la Valle, oggi siamo solo io e Pietro, il Rampik è impegnato ma ci scatterà una bella foto da sotto.
Dopo alcuni caffè e il "ritiro staffe" a casa del Dani, siamo pronti. Velocemente scaliamo il muro d'erba e la rampa poi Pietro riparte per la fessura... la progressione è in artificiale con "passi da bestemmia", ci sono tre spit perchè il tiro è liberabile, duro ma si salirà... 
Ora mi spetta una bastarda placca senza ghiaccio, la fessurina che speravamo di chiodare è cieca quindi dopo alcune acrobazie metto uno spit e torno in sosta. Anche in questo caso il tiro si scala con picche e ramponi ma serve qualche spit in più, non ne abbiamo abbastanza e con l'amaro in bocca scendiamo.
La linea di Hollywood secondo me è davvero spaziale, non vedo l'ora di tornare a finire l'opera e un giorno, chissà, liberarla!




Questa sera al Kundaluna c'è la Fine del Mondo, non voglio perdermela così rimango anche se la mattina devo essere a Milano...
D'altro canto se davvero dovesse succedere qualcosa voglio essere sicuro di non essermi perso niente, di aver vissuto il più possibile... è per questo che gli ultimi quattro giorni ho fatto innanz e in drè come se non ci fosse un domani! E ora che l'alba del giorno dopo è sorta e io sono ancora qui, il sapore di queste giornate passate a scalare, ravanare e festeggiare con gli amici nel mio posto preferito è ancora più forte.

Nel dubbio, osa. E ricorda che la possibilità di dubitare e la consapevolezza di poter scegliere, sono le uniche cose che ci differenziano dall'animale. 







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