sabato 12 luglio 2014

Un anno nuovo

Passato un anno dall'esperienza pakistana, mi trovo a casa appena tornato da un'altra esperienza... questa volta peruviana e in ogni modo positiva.
L'estate scorsa l'ho spesa a vagabondare attraverso Spagna e Portogallo a piedi, dormendo per strada, chiedendo da mangiare, i pochi soldi per qualche birra poi dopo aver incontrato mia sorella a Lisbona sono tornato verso le montagne e l'arrampicata che mi mancavano tanto.



Arrivo puntuale per il BAL+, raggiungo il Tito, Luca e gli altri ragazzi sotto la pioggia a Cadarese! Ottima cena tra amici con primizie e divertimenti, il giorno dopo le amate fessure...


L'inverno tarda quindi ci concediamo delle sveltine al Bianco fino a dicembre avanzato poi l'inverno si rivela esser di neve... inverno di neve si scia!



Carì, Alagna, Milano










A Carì passo gran parte dell'inverno insegnando alla scuola sci, svegliarsi giorni di fila e trovare ogni mattina neve fresca nei boschi è uno dei maggiori godimenti! Spinto dall'adrenalina mi spacco la fronte e guadagno placche e viti...


I seguenti sono i mesi che passano per preparare la nostra piccola spedizione sulle Ande peruviane nella Cordillera Huayhuash sotto al Siula Grande. Siamo io, Tito e Luca e con noi al campo base ci saranno Davide e Carlo. Siamo leggeri e puntiamo a esplorare alcune pareti vergini che sembrano promettere buone ravanate!
Una girata al Bianco e belle arrampicate con gli amici. Torniamo anche in Verdon rifugiandoci nella roulotte di Maurice...








Eye of the Tiger, un sogno offwidth che durava dagli anni ottanta. Chiaramente in Ticino nella selvaggia Val Bavona. Con David riusciamo a salire ispirati dalla super professionista Pamela in posizione inverted!

Un video divertente...

http://vimeo.com/94858893 


Ci siamo, il 26 maggio partiamo per il Perù, davanti a noi un'avventura. L'intesa tra noi è ottima e scalare in queste condizioni è sempre un piacere, la sensazione è quella di sentire che la cosa funziona. La zona è frequentata più da trekkers che alpinisti, sopra le tende del campo base ci sono pareti vergini e per chi vuole anche creste! Incredibile per me essere in un ambiente così selvaggio, poter girovagare per primo su una parete senza preoccuparsi di dover seguire una relazione. Non avevo mai provato. Le modalità di movimento e di pensiero cambiano completamente quando ci si trova nel nuovo.
Il tempo stabile ci ha permesso di girare senza previsioni meteo e anche questo aspetto è stato novità... spesso nelle Alpi siamo schiavi del bollettino. Anche partire e avere di base una tenda e cibo per tre giorni nello zaino ti porta in una dimensione diversa che da noi è difficile incontrare, bisogna cercarsela. Un senso di avventura maggiore, un coinvolgimento maggiore o una maggiore concessione?
In ogni caso un senso di sano piacere permane nell'aria.
Tentiamo su due pareti vergini e su una terza apriamo una via che chiamiamo El malefico Sefkow esorcizzando il malo tiempo che incontrarono Barbier e Steinkoetter... nel dubbio Jaegermeister! Proviamo anche la Ovest del Siula, una parete che mi portavo in testa da quando vidi per la prima volta La morte sospesa. Ho pensato molto alle estreme difficoltà fisiche ma sopratutto mentali che deve aver affrontato Joe nella sua fuga dalle grinfie della montagna e questo mi convince a credere che la volontà e più generalmente la "testa" possa portarci oltre.
Certo niente si muove senza una valida e solida motivazione.

"La domanda fondamentale è infatti: qual è lo scopo della vita? Diventare più umani o produrre di più?"
Il coraggio di essere, Erich Fromm




































































































Si ringrazia: Alpine Club, firstascent.co.uk, CAAI e Ferrino per il supporto a questa spedizione.
Luca Vallata ringrazia: Scarpa Tito Arosio ringrazia: Grivel, Wild Climb e Grande Grimpe.
Ringraziamo inoltre Enrico Rosso, Franco "Cirk" Bertocchi per le informazioni. Ed infine un particolare grazie al nostro cuoco Pio Polo e agli arrieros Abner ed Omar.